L’area scelta per la realizzazione del nuovo polo scolastico “Sant’Anna” di Bevagna è situata in una zona di margine del tessuto urbano, più vicina e appartenente alla campagna che alla città, che per questo conserva ancora uno stretto legame visivo-paesaggistico e funzionale con la natura circostante, dove i segni naturali-naturalistici e colturali, tipici del territorio, prevalgono sulla morfologia del costruito. Al “peso” della densità residenziale non corrispondono altrettanti fattori ponderali di edifici e di spazi pubblici, tali da generare nei cittadini la impossibilità di abitare un luogo e di identificarsi con esso. Ad un edificio scolastico, oltre ad assolvere compiti funzionali e di servizio e di standard, spetta anche di rappresentare l’istituzione dove la comunità possa riconoscersi. Il concept di progetto nasce dal desiderio di realizzare uno spazio per tutta la comunità, non solo per gli studenti del polo scolastico, dove la città penetra all’interno dell’area, generando nuovi luoghi pubblici dove è possibile identificarsi e svolgere tante e diverse attività “sociali”, dove sia possibile incontrarsi e socializzare, assistere ad un evento sportivo, partecipare ad una convention, anziché ad uno spettacolo teatrale all’aperto, dove si celebri, insomma, il rito dell’urbanità. Principio cardine del progetto è la “sostenibilità totale”, attraverso l’utilizzo di soli componenti “naturali”, riciclati, riciclabili e riutilizzabili, a impatto zero, secondo i più elevati standard di ecocompatibilità ambientale; dove l’energia necessaria per il funzionamento del polo scolastico sia prodotta esclusivamente da fonti rinnovabili, e che la stessa possa essere immagazzinata mediante enormi batterie per poter essere poi riutilizzata al momento del bisogno, per rendere l’intera struttura energeticamente autosufficiente e autosostenibile.