ABITAZIONE UNIFAMILIARE L’AQUILA


Tipologia: Residenziale
Livello: Progetto Preliminare  
Luogo: L'Aquila (AQ)
Anno: 2013

La casa sorge nella parte settentrionale della conca aquilana, circondata da terreni agricoli e aree boschive tipiche dell’appennino centrale. Il panorama che circonda l’area è suggestivo e raccoglie in pochi sguardi le principali vette appenniniche, dal Gran Sasso a nord-est, al monte Velino a sud fino all’altopiano delle Rocche. L’abitazione si colloca all’interno di un agglomerato di poche case e annessi agricoli appartenenti alla stessa famiglia, disposte lungo la strada provinciale che porta a l’Aquila.

Volontà dei committenti è di realizzare una nuova casa singola all’interno della loro proprietà recuperando una preesistenza una volta utilizzata come mulino, oggi dismesso, e adibita solamente a rimessa agricola.Il progetto nasce dalla forza della “natura” che circonda questo territorio; essa stessa diventa fonte ispiratrice, detta le linee guida nella progettazione degli spazi. La casa instaura un rapporto quasi “silente” con l’intorno, non ha l’intenzione di mettersi in mostra ed esaltare se stessa, cerca invece di mimetizzarsi con il contesto. Il concept progettuale trova ispirazione dallo skyline dalle montagne, elemento caratteristico del paesaggio di questo territorio. Il movimento non lineare, fatto con impluvi e compluvi delle coperture, richiama le vette spigolose che si scorgono all’orizzonte. Il rivestimento esterno in pietra richiama nella texture quella locale del Gran Sasso, rivestendo in parte le pareti della casa; successivamente viene interrotta da una linea simbolica, oltre la quale le superfici diventano bianche come le vette innevate. La casa non è una montagna, ma svolge la sua stessa funzione protettiva verso chi accoglie, contenendo al suo interno spazi caldi e accoglienti. I volumi dell’abitazione sono il risultato di un processo che toglie materia, i corpi sono stati scavati, tagliati come in una scultura si intaglia la pietra o in una cava si scava la roccia. I vuoti nascono dai pieni. Grandi superfici trasparenti si alternano a solida pietra in un gioco sinuoso che scorge il panorama a 360°. La casa non è disposta secondo una direzione preferenziale, ma si è preferito disporre il grande corpo vetrato del soggiorno a sud verso valle con il monte Velino sullo sfondo a fermare l’orizzonte. Elemento generatore è il fabbricato del vecchio “mulino”. L’abitazione ruota intorno ad esso, ne diviene il perno centrale. Il “mulino” recupera almeno in parte la sua funzione diventando la cucina di casa, il corpo viene risanato e consolidato, vengono realizzate due aperture una verso il patio esterno e l’atra verso l’interno nella sala da pranzo.

Il soggiorno con la grande superficie vetrata crea continuità con l’esterno, qui il soffitto si innalza fino a raggiungere un’altezza di 4,5m per accogliere quanto più paesaggio possibile.

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